Caso di Annamaria D’Eliseo: un’indagine approfondita e un audio rivelatore cambiano completamente la narrazione.
Il mistero che avvolge la tragica fine di Annamaria D’Eliseo, la bidella 60enne di Lanciano, si sta lentamente dipanando grazie a un elemento chiave: una registrazione audio che ha portato all’arresto di Aldo Rodolfo Di Nunzio, il marito 71enne. Il caso, che inizialmente sembrava portare alle tragiche conclusioni di un suicidio, ha preso una svolta inaspettata.
La prova incriminante: un grido di disperazione
La frase “Lasciami, lasciami“, registrata da una telecamera di sorveglianza vicina, ha fornito agli investigatori la prova cruciale per procedere nell’indagine. Questa scoperta è il risultato di un’analisi approfondita di apparecchi elettronici e registrazioni. Che ha rivelato la vera natura dell’evento tragico accaduto quel giorno nella villetta di Lanciano.
Il lavoro degli inquirenti ha portato alla luce nuovi dettagli sconcertanti. La coppia era da sola in casa al momento del fatto, eliminando così la possibilità di un intervento esterno. Annamaria è stata trovata morta il 15 luglio 2022 in una rimessa esterna alla loro abitazione. Il racconto del marito su come avesse trovato la moglie appesa non ha convinto gli inquirenti, che hanno iniziato a sospettare un omicidio mascherato da suicidio.
La perizia contraddice la versione del marito
Ulteriori indagini hanno rivelato che i cavi elettrici trovati sul luogo non potevano sostenere il peso di un corpo impiccato, mettendo in dubbio la versione del marito. Inoltre, non vi erano segni o testimonianze che suggerissero un possibile suicidio da parte della vittima. Testimonianze di amici e parenti hanno descritto Di Nunzio come una figura autoritaria e possessiva, aggiungendo ulteriori dubbi sulla sua innocenza.
Nonostante l’autopsia non avesse fornito una risposta definitiva, le testimonianze e le nuove prove hanno orientato gli inquirenti verso l’ipotesi di un femminicidio. Di Nunzio, rimasto fino ad ora libero ma sotto indagine, è stato arrestato a seguito della rivelazione dell’audio, che ha confermato i sospetti degli investigatori e delle testimonianze dei vicini che avevano sentito un urlo della donna.
Ora Di Nunzio si trova di fronte all’accusa di omicidio volontario aggravato, e il caso, che ha tenuto l’Italia con il fiato sospeso, potrebbe finalmente trovare una conclusione. La morte di Annamaria D’Eliseo non è più un mistero irrisolto, ma una tragedia che si sta lentamente svelando, portando alla luce la verità dietro un apparente suicidio.